Il calendario medievale di Torre Aquila a Trento: maggio

Майская фреска из календарного цикла росписей начала XV века из замка Буонконсильо в городе Тренто переносит нас в куртуазный мир: утонченные дамы и кавалеры в окружении шпалер из роз и расцветающей весенней природы. Одна из деталей фрески, фонтан из красного мрамора — возможная аллюзия на популярную средневековую легенду об источнике вечной молодости (fontana di giovinezza).

Текст для продвинутого уровня владения итальянским языком.

Domande e suggerimenti

  • Perché nell’affresco dedicato al mese di maggio, a differenza di quelli precedenti, non compaiono i contadini?
  • Quali termini ed espressioni sono usati per descrivere il risveglio primaverile della natura?
  • Quali riferimenti alla moda dell’epoca sono presenti nel testo?
  • Trovate nel testo gli equivalenti italiani di «папье-маше», «крепостная стена», «выделяться своей белизной», «накрытый стол», «произвести фурор», «заказчик цикла (фресок)».

Il ciclo dei mesi di Torre Aquila a Trento: maggio, di Grazia A., autrice del blog sull’arte Senza dedica

Siamo arrivati al primo giorno di maggio e sono finiti (o, almeno, si spera) i capricci di marzo e di aprile: il clima è più stabile e il sole più caldo. Nel “foglio” del calendario del ciclo dei Mesi di Torre Aquila a Trento, si ritrova intatto il tepore di queste giornate primaverili.

Sotto il sole di maggio, trionfa la bella stagione. Su uno sfondo di rocce simili a cartapesta, le foglie degli alberi, i cespugli e i prati splendono di un verde brillante. La natura è in pieno rigoglio. Ovunque sono sbocciate le rose.

Nell’affresco sono raffigurati soltanto dame e gentiluomini. I contadini, con cui abitualmente spartivano la scena, non compaiono. Rispettando la consuetudine che voleva che i lavori agricoli fossero completati entro il 23 aprile, la festa di san Giorgio, hanno già preparato e seminato i campi, riparato o ricostruito gli steccati degli orti. Ora si possono finalmente concedere una pausa di riposo.

In alto, al centro di una città chiusa da una rossa cortina muraria, spicca il candore di una bianca chiesa gotica. Un ponte di assi conduce, ai piedi di una montagna, verso un prato fiorito, dove giovani ed eleganti aristocratici sono seduti intorno a una tavola imbandita.

Una delle dame ha lasciato il banchetto per raccogliere l’acqua che sgorga abbondante da una fontana di marmo rosso. Forse è un’allusione alla fonte della giovinezza, che, secondo la leggenda, poteva rinnovare per l’eternità bellezza e gioventù.

In basso, una spalliera di candide rose racchiude un prato cosparso di fiori, dove si sono radunati raffinati entiluomini e belle dame. È proprio qui che è diretta anche la gentildonna, abbigliata in verde, che, nel Mese di aprile, stava velocemente attraversando il confine dipinto tra le due scene:

Stanno arrivando tutti per festeggiare la primavera. Hanno tirato fuori dal guardaroba i loro abiti più belli e variopinti. Gli uomini indossano giubbetti aderenti con calzebraghe colorate, o ampi mantelli dagli orli sfrangiati, le donne sono vestite con attillate sopravesti. I più attenti alla moda calzano le scarpe dalle lunghe punte che in Francia fanno furore.

Un giovane si inginocchia, in atto di omaggio, di fronte alla propria dama, un altro china la fronte per essere incoronato con una ghirlanda di fiori. 

Siamo nella periferia dell’Impero, nella corte austera di Trento, governata da un principe vescovo, il committente della serie Giorgio di Liechtenstein. Ma anche qui i passatempi e le feste dei nobili sono ispirati all’eleganza delle corti del Nord Europa e ai modelli di quei romanzi cavallereschi che, all’epoca, si leggevano appassionatamente dappertutto.

Nella tradizione cortese Maggio era il mese destinato agli svaghi amorosi. Allegre brigate di giovani usavano percorrere le campagne fiorite, celebrando riti antichi e festeggiando il rinnovamento della vita in un’atmosfera di gioiosa spensieratezza. Anche nella splendente primavera affrescata da Maestro Venceslao ai primi del Quattrocento le paure e le ansie del quotidiano sembrano svanire in un sogno d’amore e in un profumo di rose.

Il testo originale di Grazia si può leggere qui.

Dallo stesso ciclo: GennaioFebbraioAprileGiugnoLuglioAgosto, SettembreOttobreNovembre.

Ancora sul mese di maggio nei calendari medievali: Il calendario di pietra: maggio.

A proposito di Alina Zvonareva

Алина Звонарева – кандидат филологических наук, преподаватель итальянского языка, переводчик поэзии. Главный редактор проекта Italiano ConTesti / "Итальянские контексты". Alina Zvonareva è dottore di ricerca in filologa romanza, insegnante di italiano per stranieri, traduttrice di poesia. Ha fondato il sito Italiano ConTesti in gennaio 2016.

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