Basilica di Santo Stefano alle sette chiese a Bologna – parte 1

Сегодня мы начнем рассказ о невероятной истории базилики Санто-Стефано в Болонье. Этот комплекс из семи церквей, ни одна из которых по отдельности в наше время не носит имя первомученика Стефана, стал своеобразным итальянским Новым Иерусалимом.

Первая часть нашей публикации рассказывает о том, как возник этот необычный архитектурный ансамбль на месте древнего храма богини Исиды, а также о святом покровителе Болоньи — Святом Петронии.

Bologna-Santo-Stefano-veduta-aerea

Veduta aerea del complesso monumentale di Santo Stefano alle sette chiese

Domande sul testo (in parte provocatorie)

  • Perche il complesso monumentale in questione si chiama “la chiesa si Santo Stefano”? Di quante chiese è composto?
  • Quale delle chiese porta il nome di Santo Stefano? Chi era Santo Stefano?
  • Quale fu il ruolo di San Petronio nella storia del complesso?
  • Quali sono le affinità tra il culto di Iside e la fede cristiana?
  • Che cosa sappiamo dei monaci detti Stefaniani?

Basilica di Santo Stefano alle sette chiese a Bologna

La chiesa di Santo Stefano è il luogo con la storia più originale di tutta Bologna. Sorta sulla base di un antico tempio pagano, fu immaginata come copia fedele del Santo Sepolcro di Gerusalemme, vide nei secoli una serie di ampliamenti che portarono non ad una ma a ben sette chiese, e una di queste chiese divenne talmente famosa per un ritrovamento inaspettato che fu necessario un intervento “straordinario” del papa.

Delle sette chiese originarie al giorno d’oggi ne rimangono quattro, e soltanto una ha portato il nome di S. Stefano in un periodo incerto tra il V e l’ VIII secolo, poi lo ha cambiato dedicandosi al Santo Sepolcro, e del protomartire non è rimasta nemmeno una cappella.

Comunque l’intero complesso è ricordato come Ecclesia Sancti Stephani e al giorno d’oggi comunemente indicato come Santo Stefano alle sette chiese.

Bologna-piazza-Santo-Stefano

Foto © Bologna Welcome

La storia comincia una notte dell’anno 429, quando a papa Celestino I appare in sogno San Pietro che gli ordina di consacrare Petronio vescovo di Bologna. Considerando la motivazione della nomina (per inconfutabile segno divino) e il fatto che il buon Petronio sembra vantare origini nella famiglia imperiale di Costantino e Teodosio, la vicenda anticipa di più di un millennio l’attuale stile italiano di attribuzione delle cariche importanti.

Petronio aveva abbandonato una posizione sociale molto elevata per entrare nell’ordine sacerdotale, era uomo di santa vita ed esercitato fin dall’adolescenza negli studi dei monaci, aveva meditato come eremita nei deserti egiziani, ma soprattutto aveva visitato più volte Gerusalemme, tornandone arricchito di informazioni e con reliquie di prim’ordine, tra cui il piede sinistro di Santa Caterina e un frammento della vera croce (a detta di alcune malelingue comprate per 3000 pezzi d’oro da mercanti saraceni). E a quanto pare decide di ricostruire a Bologna una Gerusalemme da dedicare ai suoi fedeli locali.

San-Petronio-Bologna

Busto di San Petronio, Museo Civico Medievale di Bologna. Foto © Wikimedia Commons

Gerusalemme e i luoghi santi all’epoca esercitavano un richiamo enorme sull’immaginario europeo, e i cristiani, finalmente liberi dalle persecuzioni dei secoli passati, vorrebbero vedere con i loro occhi la Terra Promessa dalla quale è arrivata la luce della speranza, anche per ottenere di riflesso la remissione e il premio dei giusti.

Il progetto comincia dalla trasformazione in battistero cristiano di un antico tempio di Iside, che attorno all’anno 100 era stato fatto costruire da una ricca matrona bolognese a circa 80 metri dalla via Emilia, la strada che collegava Rimini con Piacenza.

Rimasta vedova di Osiride, ucciso dal fratello Seth, Iside supplica il supremo dio Ra di ridar vita al marito, e Ra lo concede, ma solamente se lei riuscirà a ritrovare ogni parte del corpo di Osiride, ormai sparsa un po’ ovunque nel mondo. Dopo varie peripezie Iside ricompone il corpo di Osiride e Ra mantiene la promessa. A parte la vicenda intricata, soprattutto considerando il fatto che Iside Osiride e Seth erano tutti fratelli, tornando alla chiesa di Santo Stefano il fatto interessante è che l’iniziazione al culto di Iside prevedeva un rituale molto simile a quello del battesimo, ed in entrambi i culti c’è il medesimo concetto di resurrezione come premio alla fede e al sacrificio.

La fonte originaria viene riconsacrata con l’acqua del Giordano, e il colonnato circolare a cielo aperto che la circonda viene chiuso con un muro e sormontato con una cupola. Le colonne esistono ancora oggi all’interno del battistero: le colonne originali del sacrario di Iside sono quelle in cipollino nero (sette in tutto), mentre quelle in mattoni sono state aggiunte dopo.

Bologna-Santo-Stefano-santo-sepolcro

Foto © Renaud Camus

Durante il vescovato di Petronio, negli anni 431-450, l’iseo diventa dunque un battistero cristiano coperto, ed accanto viene costruita la chiesa di San Vitale, la seconda delle 7 chiese. Successivamente poco distante viene aggiunto il Martyrium.

Nel 737 arrivano i Longobardi. Non toccano l’esistente complesso, ma costruiscono un quartiere accanto al complesso, e una nuova chiesa a destra del battistero che dedicano a San Giovanni Battista. Nella parte posteriore sorgono nove piccoli edifici, alcuni dei quali sono dati in uso ad un gruppo di monaci detti Stefaniani, di cui però non si conosce né provenienza né devozione.

Лексика и конструкции

  • ritrovamento – находка ( зд. археологическая)
  • protomartire – первомученик
  • richiamo – зд. популярность
  • remissione – помилование, прощение
  • cippollino nero – черный мрамор с прожилками
  • iseo – храм богини Исиды (Iside)
  • devozione – зд. устав монашеского ордена
  • viene consacrata (освящается), viene chiuso da una cupola, viene sormontato  da una cupola (увенчивается) – форма пассивного залога, образованная с помощью глагола venire

Обратите внимание: Santo Stefano (имя начинается с + согласная) , но San Petronio: прилагательное Santo ведет себя подобно артиклю и указательным местоимениям questo и quello.

Il testo e le immagini provengono da qui.

Вторую часть вы можете прочесть здесь.

A proposito di Irina Volkova

Ирина Волкова – литературный агент, переводчик с итальянского и английского языков, преподаватель итальянского языка. Совместно с Алиной Звонаревой основала сайт Italiano ConTesti в январе 2016 года. Irina Volkova è traduttrice e interprete (italiano-russo e inglese-russo), agente letteraria, insegnante di italiano come lingua straniera. Insieme a Alina Zvonareva, ha fondato Italiano ConTesti in gennaio 2016.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*