La tomba di Antenore (e del suo cane?) a Padova

Откуда у мифологического троянца Антенора взялась собака (или это все-таки другое животное?), и почему они удостоились роскошных гробниц на одной из центральных площадей города Падуи.*

tomba di Antenore a Padova

Foto di Francesca Lazzarin

Domande sul testo

  • Chi era Antenore nell’immaginario mitologico degli antichi greci e romani?
  • Quale connotazione di questa figura prevalse nel Medioevo?
  • Come si integra Antenore nell’universo della Commedia di Dante?
  • Come nacque il mito della tomba di Antenore e perché ciò avvenne proprio a Padova?
  • Che cosa è la “tomba del cane di Antenore”?

Alcune espressioni utili da memorizzare:

  • discorso a parte
  • compagno di sventura (anche: di avventura)
  • tramandare la leggenda
  • sfatare il mito
  • immaginario collettivo

Suggerimento per un’analisi grammaticale: trovate tutte le forme del condizionale passato e spiegatene l’uso.

tomba di Antenore a Padova 2

Foto di Francesca Lazzarin

La tomba di Antenore: il mito e la realtà

Roma, Barcellona, Rimini ma anche Este, Monselice, Messina e Padova. Cos’hanno in comune? Origini mitologiche o divine: Barcellona e Rimini, per esempio, secondo le leggende sarebbero state fondate una da Ermes e l’altra da Ercole (o Noè addirittura); più famose sono sicuramente le origini di Roma, grazie al mito di Romolo e Remo.

Discorso a parte va fatto per la città di Padova, fondata anch’essa da un personaggio che ha dato vita alle pagine dell’Iliade di Omero, Antenore. Un uomo che nel corso della storia è stato visto come un eminente saggio o un traditore della patria; se Priamo (di cui era il consigliere) avesse ascoltato il suo avvertimento di restituire la bella Elena, la città di Troia non sarebbe caduta sotto l’attacco degli Achei. D’altra parte nel Medioevo la figura di Antenore prese una connotazione completamente opposta: secondo alcune interpretazioni classiche e medievali Antenore avrebbe decretato la caduta di Troia consegnando il Palladio (una sorta di portafortuna della sua città) a Ulisse e Diomede, per salvare se stesso e la sua famiglia. Non a caso Dante nel suo Inferno definisce Antenora la zona dedicata ai traditori della patria.

Ma come si inserisce la figura di Antenore nella storia di Padova?
Una volta fuggito dalle ceneri di Troia, Antenore arriva nel nord Italia con molti altri compagni di sventura ed ex alleati di Troia, gli Eneti della Plafagonia, e inizia una nuova vita risalendo il Brenta e fondando la città di Padova.

La leggenda viene tramandata e Padova continua a vantare delle origini valorose, almeno fino al 1274, quando la leggenda diventa realtà: durante degli scavi in contrada San Biagio, zona della piazza Antenore che conosciamo, viene rinvenuto un sarcofago di marmo con all’interno una parte delle ossa di uno scheletro, una spada e due vasi pieni di monete d’oro. Il personaggio al quale viene attribuita la scoperta è il poeta pre-umanista Lovato de’ Lovati che riconobbe in quei resti l’illustre fondatore di Padova, più guidato da uno spirito poetico e patriottico che da una base scientifica. De’ Lovati era così legato alla scoperta della tomba di Antenore da farsi costruire un monumento funebre più piccolo per custodire le sue spoglie vicino a quelle del mitico saggio. Ancora oggi, per sfortuna del poeta, il piccolo sarcofago è noto come la tomba del cane di Antenore, per la presenza di un bassorilievo che rappresenta un cane sulla sua tomba.

bassorilievo raffigurante un lupo, simbolo della famiglia Lovato

La tomba dell’umanista Lovato de’ Lovati, ubicata accanto a quella dello pseudo Antenore e comunemente nota nell’immaginario collettivo padovano come la “tomba del cane di Antenore”. L’animale raffigurato è in realtà un lupo. Tale stemma ha a che fare con l’origine del cognome del poeta ivi sepolto: “lovato” nel dialetto padovano significa ‘lupacchiotto’. Per inciso, anche oggi Lovato rimane uno dei tipici cognomi padovani. Commento di Alina Zvonareva, foto di Francesca Lazzarin.

Il mito però viene sfatato nel 1985, quando l’arca viene aperta per studiare l’effettiva identità di quei resti: si scopre così che quelle ossa appartengono a un guerriero tedesco o ungherese vissuto tra il III e il IV secolo d.C. troppo tardi per poterli attribuire ad Antenore. Nell’immaginario collettivo però quel mausoleo resta e resterà dedicato all’esule troiano che risalendo il Brenta nel luogo dove ora sorge Padova vide una nuova opportunità per sé e per chi aveva creduto in lui.

Testo da qui.

* Leggi anche il nostro materiale sulle Arche Scaligere a Verona.

A proposito di Alina Zvonareva

Алина Звонарева – кандидат филологических наук, преподаватель итальянского языка, переводчик поэзии. Главный редактор проекта Italiano ConTesti / "Итальянские контексты". Alina Zvonareva è dottore di ricerca in filologa romanza, insegnante di italiano per stranieri, traduttrice di poesia. Ha fondato il sito Italiano ConTesti in gennaio 2016.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*